Un sito dedicato ai comunicati stampa si pone l’obiettivo di essere un punto di incontro tra chi cerca una notizia (giornalisti, professionisti e dilettanti dell’informazione) e chi invece vuole proporre una notizia sperando nella sua diffusione. Il caso tipico è un’azienda che presenta un nuovo prodotto (un sito internet, un elettrodomestico o un corso) e decide di sfruttare il web come strumento di promozione, prepara un comunicato e lo diffonde tramite canali tradizionali e internet.
Purtroppo, almeno in Italia, uno strumento di questo tipo viene frainteso e viene utilizzato esclusivamente come strumento per raccogliere qualche link in più, storpiandone il significato originario. Si vedono quindi articoli di poche righe poveri di contenuto ma ricchi di link che stravolgono completamente il significato originario e rendono, di fatto, il sito più inutile di quello che potrebbe essere.
Pipino il Breve dice
PIPINO IL BREVE
03 dicembre – 31 dicembre 2008
Teatro Verga
via Giuseppe Fava, 35
95123 Catania
Botteghino:
tel. 095/363545
e-mail: botteghino@teatrostabilecatania.it
commedia con musiche di Tony Cucchiara
regia Giuseppe Di Martino
scene e costumi Francesco Geracà
movimenti coreografici Guido Guidi
collaborazione ai testi Renzo Barbera
NOTE DI REGIA
Il 3 dicembre 2008, data in cui ricorre il cinquantenario della propria fondazione, il Teatro Stabile di Catania riallestisce una delle produzioni di maggiore successo e prestigio realizzate in mezzo secolo di attività, puntando ancora una volta sulle forti radici identitarie della cultura e della tradizione isolane.
Risiede in ciò la forza di un allestimento ancora vivo nella memoria, nonostante siano trascorsi trent’anni dal suo debutto. Pipino il Breve nasce infatti nel 1978. Fu l’autore Tony Cucchiara a portare a Mario Giusti, storico direttore dello Stabile etneo, il canovaccio di un racconto, ricavato dai volumi di Giusto Lo Dico, che trattava in maniera esauriente della siciliana “Opra dei pupi”, caratteristiche marionette chiamate, attraverso la tradizione orale del racconto, a rievocare la “chanson de geste”. Ossia l’epopea dei Paladini di Francia, di Orlando e Rinaldo, i valorosi, e della bella Angelica.
Il racconto di “Pipino il Breve e Berta la Piedona” fa un passo indietro e narra delle contrastate nozze dei sovrani da cui sarebbe nato Carlo Magno: una meravigliosa avventura che Cucchiara declina a sua volta sotto forma di commedia musicale, affidata alla regia dell’indimenticato Giuseppe Di Martino. Nei ruoli ritornano a distanza di decenni tre autentici beniamini del pubblico, Tuccio Musumeci e Pippo Pattavina, la coppia di comici che il panorama teatrale ci invidia, insieme ad Anna Malvica ed Enza Lauricella vera interprete e rappresentante delle radici del canto arcaico dell’isola. Di spicco le nuove presenze di Ilaria Spada e Michel Altieri.
Musiche e parole, in siciliano, sono dell’artista agrigentino (con la collaborazione, per il testo, di Renzo Barbera). Le canzoni sono di una bellezza unica, sia per il ritmo poetico che per la ricerca sofisticata del linguaggio, al punto che alcuni critici hanno ritenuto Tony Cucchiara uno dei risuscitatori della poesia siciliana.
La prima rappresentazione avviene al teatro “Verga”, riscuotendo subito accoglienze trionfali che si ripeteranno per tutti gli anni Ottanta. Lo spettacolo farà infatti il giro del mondo, con sette anni consecutivi di tournée in Italia, approdando quindi a Broadway, in Sudamerica e in Australia, segnando anche l’apice dell’affermazione di Cucchiara per un lavoro che ancora oggi si rappresenta. A coronare un successo senza precedenti; la rappresentazione di Pipino il Breve è stata inserita nella rassegna “Italy on stage”, dedicata alla cultura ed allo spettacolo italiano.
La vicenda raccontata è quella dell’avventuroso matrimonio fra Pipino, detto “il Breve”, re dei Francesi, e Berta d’Ungheria, detta “dal Grande Piede”. La Sicilia visse, subito dopo la conquista della Grecia da parte di Roma, il sonno del Mito. Cioè si interruppe l’invenzione, la narrazione, la vita stessa del Mito che muore. Perché il Mito per vivere ha bisogno della parola che lo narra. Il miracolo della “Rinascita” del Mito avviene intorno all’anno Mille. È l’epoca dei Paladini di Francia, di Orlando e Rinaldo, di Angelica, di Carlo Magno. Il Mito dei Paladini di Francia nasce nel racconto della vittoria del Bene (i Paladini) che resiste al Male, all’invasione degli Arabi, chiamati Saraceni, che risalivano dalla Spagna verso la Francia.
con
Tuccio Musumeci
Pippo Pattavina e Anna Malvica
Ilaria SpadaCosimo Coltraro, Laura Geraci, Enza Lauricella,
Leonardo Marino, Francesco Mirabella, Giampaolo Romania,
Sergio Seminara, Emilio Torrisi, Francesco Venezia
produzione Teatro Stabile di Catania